La strage di Capaci - B1-3.1 - testo
Il 23 maggio del 1992, in un caldo sabato pomeriggio, alle ore 17:56, un'esplosione fece tremare Palermo e la Sicilia: non era un terremoto, ma uno dei più orribili crimini della mafia.
500 chilogrammi di esplosivo distrussero un intero tratto di autostrada e l'auto in cui viaggiava il giudice Falcone.
500 chilogrammi di esplosivo distrussero un intero tratto di autostrada e l'auto in cui viaggiava il giudice Falcone.
Insieme al giudice Giovanni Falcone, restarono uccisi la moglie Francesca Morvillo (anche lei giudice) e tre agenti della scorta.
La strage avvenne in località Capaci, poco lontano da Palermo, e fu uno dei momenti più tragici della recente storia d'Italia.
Il giudice Falcone stava scoprendo molte cose sulla mafia in Sicilia, in particolare sull'organizzazione mafiosa “Cosa Nostra”. Per questo “Cosa Nostra” lo assassinò in modo così feroce.
Migliaia di cittadini di Palermo stesero lenzuoli bianchi ai balconi delle case e scesero in strada e nelle piazze a manifestare contro la mafia e a contestare i politici vicini ai mafiosi.
Migliaia di cittadini parteciparono ai funerali di Falcone, della moglie e degli uomini della scorta.
Da quel momento in Italia cambiarono molte cose a livello politico e legislativo, ma la mafia è ancora molto presente e forte.
Il giudice Falcone stava scoprendo molte cose sulla mafia in Sicilia, in particolare sull'organizzazione mafiosa “Cosa Nostra”. Per questo “Cosa Nostra” lo assassinò in modo così feroce.
Migliaia di cittadini di Palermo stesero lenzuoli bianchi ai balconi delle case e scesero in strada e nelle piazze a manifestare contro la mafia e a contestare i politici vicini ai mafiosi.
Migliaia di cittadini parteciparono ai funerali di Falcone, della moglie e degli uomini della scorta.
Da quel momento in Italia cambiarono molte cose a livello politico e legislativo, ma la mafia è ancora molto presente e forte.
(dal libro Facile Facile B1 adottato dalla classe)
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