il passato remoto - B1 - scheda
Il passato remoto è un tempo del modo indicativo e indica un’azione che è avvenuta in un passato lontano ed è completamente finita. Il passato remoto indica molto tempo fa.
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I dinosauri scomparvero circa 65 milioni di anni fa.
In realtà però noi parliamo del tempo "sentito", cioè soggettivo, non di quello cronologico.
Con il passato remoto chi racconta vuol far sentire a chi lo ascolta (o lo legge) i fatti come lontani nel tempo.
Nell’italiano parlato il passato remoto è usato soltanto in alcune regioni italiane (Toscana e zone del Sud); nelle altre è sostituito dal passato prossimo.
Nell'italiano scritto, invece, è molto usato in tutta Italia. I libri di storia e i romanzi sono normalmente scritti con questo tempo, quindi per leggerli è importante conoscere il p. remoto.
Anche in molte poesie e canzoni è usato il passato remoto che dà al testo un effetto di lontananza e di nostalgia.
Tra le canzoni da ascoltare e da imparare vi propongo La canzone di Marinella di Fabrizio De Andrè.
Ecco come funziona il passato remoto.
La frase al presente
"Io (oggi) studio la lingua italiana"
al passato remoto diventa
"Io (molto tempo fa) studiai la lingua italiana"
(Per studiare sul libro vai a pag. 31- 33 di FF B1)
-ERE (credere)
-IRE (dormire)
I verbi ausiliari
essere
avere
Verbi servili (modali)
DOVERE
VOLERE
SAPERE
Alcuni verbi molto usati : stare, dare, dire, fare, andare, cadere, bere, tenere, mettere, leggere, nascere, vedere, venire.
🔗vai agli esercizi sul passato remoto
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