L'imperativo - scheda
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Richiesta: Prendi tu il pane per favore...
Invito: Bevi qualcosa con noi!
Raccomandazione: Sii gentile con la nonna!
Divieto: Non parlate!
Queste sono le caratteristiche:
1. ha solo il tempo presente.
2. non ha io (la prima persona singolare)
3. tu (seconda persona singolare) e noi e voi (la prima e la seconda plurale) sono come le voci del presente indicativo, ma non per i verbi in -are.
4. lui/lei (terza persona singolare) e loro (terza plurale) sono come le voci del presente congiuntivo.
5. Come forma simile all'imperativo, per esortare se stessi (io) si può usare la prima plurale oppure la seconda singolare. Per esempio, io sono Michele e devo dire a me stesso di stare calmo e dico:
Stiamo calmi, Michele!
oppure
Stai calmo, Michele!
6. Le forme irregolari della seconda persona singolare (tu) vengono spesso abbreviate e apostrofate:
dare: dai → da'
fare: fai → fa'
stare: stai → sta'
andare: vai → va'
dire: dici → di'
esempio: Tu, va' a casa e fa' i compiti! - Tu da' la penna a tuo fratello e sta' zitto!
7. la negazione si fa con il non davanti alla voce normale come in
"Non parlate (voi)!",
ma alla seconda singolare (tu) si usa invece il verbo all'infinito:
"Non parlare (tu)!".
8. le particelle pronominali vengono messe alla fine del verbo: raccontaci una fiaba; compriamola nuova. Le forme brevi dei verbi dare, stare, fare, andare e dire alla seconda (tu) hanno in il raddoppio della consonante iniziale dei pronomi (tranne gli): dimmi tutto; stammi a sentire; datti da fare!; facci sapere; falla breve; dillo a me; vattene.
Le tabelle
Per costruire l’imperativo può essere utile ricordare come sono le voci del verbo al presente indicativo e al presente congiuntivo. Guarda i colori...
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