La preposizione "A" - scheda

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In questa pagina studiamo come si usa la preposizione a semplice e articolata. 

La preposizione semplice a può presentarsi in diverse forme:
quando si trova prima di una parola che comincia con la vocale a (più raramente con altre vocali) può assumere la forma ad, con d (eufonica) : ad
passiamo ad altro, dar ad intendere, ad onor del vero

Seguita da un parola che inizia con una consonante, fa il cosiddetto raddoppiamento sintattico. 

Il raddoppiamento della consonante si vede nella grafia delle parole derivate da a + altro elemento che sono diventate una sola parola (grafia univerbata):
accanto, appena, accapo, affatto
il raddoppiamento può esserci (soprattutto al sud) anche solo nella pronuncia, non nella grafia, quando le due parole vengono scritte separate
a casa normale: [a ka:za] - raddoppiato: [ak:a:za]

Con gli articoli la preposizione semplice a forma le preposizioni articolate: al, allo, alla, ai, agli, alle

La preposizione a svolge diverse funzioni:
può formare locuzioni avverbiali:
a caso, a precipizio, a mano a mano, a poco a poco
a volte anche in forma di preposizione articolata
alla cieca, alla carlona

può collegare due elementi della stessa frase, introducendo diversi tipi di complementi indiretti
Il libro lo do a te (termine)
Abito a Sedico (stato in luogo)
Partiamo domani all’alba (tempo)

può collegare due frasi distinte, introducendo diversi tipi di proposizioni
Hai fatto bene a fidarti (proposizione causale)
Sono venuto ad aiutarti. (proposizione finale).
 

Usi

In alcuni italiani regionali, la preposizione a viene usata anche con altre funzioni:

al posto della preposizione di, in espressioni come
sorella a Mario, (sorella di Mario) 
cugina a mio nipote (cugina di mio nipote)
 
in alcuni tipi di esclamazione
Beato a te! (Beato te!)
Poveri a noi! (Poveri noi!)
 
per introdurre il complemento oggetto
Senti a me! (Senti me! - Ascoltami!)
Lo conosci a Mario? (Conosci Mario?)

davanti a un infinito retto da un altro verbo
L’ho sentito a dire cose brutte (L'ho sentito dire cose brutte)

Sono tutti usi regionali (sud) che è meglio non seguire non solo nello scritto, ma anche nel parlato.

L'uso di a al posto di in con i nomi di strade e di piazze
Abito a via Garibaldi invece di Abito in via Garibaldi
si può accettare.

Si possono accettare queste alternative:
Vengo insieme con te.  -Vengo insieme a te.
Abito vicino il duomo. - Abito  vicino al duomo. 
Il negozio è dietro la casa. - Il negozio è dietro alla casa.
Il gatto è sotto il letto. - Il gatto è sotto al letto.
Le penne sono sopra la scrivania. - Le penne sono sopra alla scrivania

In altri casi, anche se entrambe le alternative sono frequenti nell’uso, l’unica corretta è quella con la a.

Riguardo a (riguardo a o riguardo?)
Riguardo alla questione che sai, è tutto risolto

Inerente a (inerente a o inerente?)
L’articolo inerente all’ultimo romanzo di Buzzati

Relativo a / relativamente a
Il provvedimento relativo alle pensioni.

Alcune locuzioni avverbiali sono ispirate dalla lingua francese. Tra queste, molte espressioni della moda
alla Pompadour, alla Luigi XIV

e della gastronomia
risotto alla milanese, spaghetti al burro, uova al tegame, pollo allo spiedo fegato alla veneziana, baccalà alla vicentina, gnocchi alla romana...

sono diffuse anche espressioni
come vuoto a rendere o vuoto a perdere.

Qui sotto altri esempi.

Dove? Verso dove? (come luogo e direzione)
Restate a casa. Io vado a scuola. Abitano vicino a Feltre. 


A chi? A che cosa? (come direzione verso)
Regalo i fiori a Lucia. Telefono a Pietro. Porto i libri a scuola.

Come? In che modo? (come modalità)
Giochiamo a carte? Scegli un libro a caso. 
Leggi a voce alta. Lavare a mano. Vai a piedi al parco.

Con che cosa? Di che tipo? (come tipo, maniera, modo, gusto...)
La mia macchina va a benzina. Ho una maglia a righe. E' una stufa a legna.


A che ora? (come tempo)
Ci vediamo a mezzogiorno. Buonanotte, a domani!

A fare cosa? (come attività)
Andiamo a mangiare. Continuate a studiare italiano.

Fino a quando? (come termine di tempo)
Lavora fino a venerdì. Studiamo dalle otto a mezzogiorno e mezzo.

Fino a dove? (come termine di spazio)
Da Feltre a Belluno c’è molto traffico oggi. Vado in treno fino a Padova.

Misura, quantità, distribuzione.
La casa costa 2€ a metro quadro. Vado a Venezia tre volte a settimana. Diamo un libro a testa (a ciascuno, a ogni studente).


🔎 Sulle preposizioni dia da puoi andare a leggere anche in questa pagina Qui

Attenzione!
Usiamo
👉 per i nomi di città nelle frasi:
Abito a Feltre. Vai a Belluno. Sta a Treviso.  Viviamo a Padova...

👉 per i verbi andare, cominciare, iniziare con un altro verbo all'infinito:
Comincio a nevicare. Vai a dormire. Iniziamo a studiare. 
 
 👉 per scuola, casa, teatro.
Sono a scuola. Resta a casa. Andiamo a teatro.


La preposizione a articolata
Quando si unisce la preposizione a con gli articoli (il lo la i gli le) forma le preposizioni articolate che si vedono nella tabella qui sotto. Attenzione alle doppie.


+
a
il
al
lo
allo
la
alla
i
ai
gli
agli
le
alle

😕Se non ricordi bene gli articoli vai alla scheda → Qui

Ecco alcune frasi come esempio:

Vorrei un gelato al limone. (a+il)
Diamo il libro allo studente. (a+lo) - Spiega il lavoro all'operaio. (a+lo con apostrofo)
Andiamo alla stazione. (a+la) - Facciamo un controllo all'automobile. (a+la con apostrofo)
Chiedi ai professori. (a+i)
Consegno il pacco agli impiegati. (a+gli)
Lavoriamo fino alle diciotto. (a+le)






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